La storia e le tradizioni

Custonaci: estrazione e lavorazione del marmo

La città internazionale dei marmi

Custonaci è detta Città internazionale dei marmi perché possiede il più grande bacino marmifero della Sicilia, secondo in Italia e in Europa, che si estende su una superficie di 62 chilometri quadrati. L'estrazione del marmo risale al periodo medioevale e l'attività è andata a mano a mano espandendosi fino a contare oggi circa duecento cave che si trovano nel territorio del comune siciliano.

Il perlato di Sicilia e gli altri marmi

Sono diversi i tipi di marmo che vengono estratti dalle cave, ci sono il libeccio antico, con sfumature rosse, ampiamente utilizzato nella Reggia di Caserta e persino nella Basilica di San Pietro a Roma, il botticino, il brecciato, ma quello più apprezzato è il perlato di Sicilia, un marmo di color avorio chiarissimo con chiazze lievemente più scure. Oggi i marmi di Custonaci vengono esportati in tutto il mondo e i maggiori clienti sono i paesi della Penisola Arabica.

Il marmo anche in città

In un luogo dove il marmo e la pietra sono i doni più preziosi è logico aspettarsi che questi "prodotti locali" siano presenti anche tra le vie della cittadina e infatti marciapiedi, vie, sagrati sono magnificamente lastricati dando a Custonaci un aspetto quanto mai caratteristico.

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